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Come difendersi dalle truffe telefoniche

Basta pronunciare un “sì” per ritrovarsi titolare di un contratto di fornitura elettrica. Le Iene lanciano l’allarme: noi ti diciamo come evitare le fregature.

La truffa del “sì”

Il tema delle truffe telefoniche è un argomento sempre attuale e molto pericoloso: anche un semplice “” può costare caro, magari scandito inconsapevolmente e automaticamente in risposta a una domanda banale del tipo “È lei il Sig. o la Sig.ra …?”.

I protagonisti di questa disavventura sono Walter e Carla, una coppia di simpatici vecchietti che nel bel mezzo di una delle tanti notti trascorse nella loro abitazione d’improvviso hanno visto saltare la corrente elettrica: niente più luce, né più telefono né energia elettrica in tutta la casa. Un problema non di poco conto per due anziani che, vivendo da soli, si sono trovati all’improvviso al buio, in preda alla paura di correre grossi rischi. Nessun cortocircuito però: la corrente gli era stata volontariamente staccata per colpa di una terribile truffa.

La loro storia è stata ripresa dal programma Le Iene del 19 marzo 2017, che ha portato nuovamente in primo piano lo spinoso problema delle truffe telefoniche attraverso la voce delle vittime, in questo caso appunto la coppia di anziani coniugi. La loro storia tocca però molto da vicino tutti noi: cadere nella trappola è infatti veramente facilissimo e può capitare a chiunque, non conta l’età anagrafica o il livello di istruzione.

Senza le giuste precauzioni basta un attimo per vedersi intestati contratti e penali da pagare senza nemmeno saperlo!

Come avviene l’inganno?

Al centro dell’attenzione stavolta un’azienda affermata in ambito del mercato energetico italiano. Ma non è stata la prima e purtroppo non sarà l’ultima, poiché questo iter illecito da tempo costringe sempre più vittime ad attivare forniture di elettricità senza però essere consenzienti. Ne ha parlato a lungo anche la Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Una vita da Social“.

La truffa avviene tramite telefono.

Un contratto elettrico può infatti essere stipulato per telefono e la registrazione della conversazione è l’unica prova del consenso del cliente. E’ qui che inizia la truffa!

Come nel caso di Walter e Carla, un utente può trovarsi a rispondere ad una qualsiasi domanda che gli viene posta a telefono con la parola “sì” (Esempio: “E’ lei il signor/la signora…?”). Questo assenso viene tagliato e montato ad arte manipolando la telefonata: in questo modo risulta che l’utente abbia dato il suo consenso a domande in realtà mai poste, come il benestare a stipulare un nuovo contratto in realtà mai richiesto.

Oltre il danno… la beffa!

L’anziana signora presentata da Le Iene è solo una delle tante vittime della truffa. Dopo quella telefonata si è vista recapitare a casa dalle bollette elettriche del nuovo gestore: scambiandole però per mera pubblicità nessuno in casa vi aveva mai dato peso. Essendo però a tutti gli effetti degli inconsapevoli clienti del gestore, il loro mancato pagamento ha comportato l’interruzione della fornitura elettrica. Soltanto con l’intervento del cognato della coppia si è trovato rimedio al raggiro: contattando direttamente l’azienda questa ha provveduto subito a scusarsi e gli stessi dirigenti, interpellati da Le Iene, hanno voluto distanziarsi dall’accaduto manifestando d’essere già al corrente di questa truffa.

Come difendersi?

Il primo consiglio che diamo ai nostri utenti è quello di non cedere all’istinto di rispondere con il fatidico “si” alle domande che ci vengono poste al telefono. Come mostra anche l’inviato delle Iene nel servizio, è sufficiente chiedere maggiori informazioni, sviare la domanda per non pronunciare MAI la parola di assenso.

Giocate d’anticipo: chiedete all’operatore di identificarsi, per comprendere chi è che sta chiamando.

Importantissimo non fornire dati come POD e PDR al telefono se non si è sicuri di stare parlando con il proprio gestore, per evitare che persone con scopi truffaldini ne entrino in possesso e provino ad intestare contratti senza che l’ignaro titolare ne venga a conoscenza.

Se, invece, è stato attivato un contratto per la fornitura di energia elettrica o gas mai richiesto, è possibile proporre apposito reclamo al fornitore per disconoscere la stipulazione, evidenziando di non aver mai acconsentito ad alcun cambio.

Inoltre, come disposto dalla c.d direttiva consumatori, d.lgs. n.21 del 21 febbraio 2014, Il contratto concluso per telefono deve necessariamente essere confermato per iscritto.

Quando il contratto a distanza è concluso per telefono, il professionista deve confermare l’offerta al consumatore che sarà vincolato solo dopo aver controfirmato l’offerta o averla accettata per iscritto.

La disposizione si applica anche ai contratti per la fornitura di acqua, gas, elettricità o teleriscaldamento: in caso di fornitura non richiesta, il consumatore è esonerato dall’obbligo di fornire qualsiasi prestazione corrispettiva.

Con Centro Veneto Energie puoi stare tranquillo!

Vogliamo ricordarti che con Centro Veneto Energie non riceverai MAI nessuna proposta contrattuale da parte nostra tramite telefono, a meno che non sarai tu stesso a contattarci! Anche in questo caso però la stipula del contratto avviene esclusivamente on-line, e non servono conferme telefoniche di alcun genere.

Pertanto, se ricevete chiamate di sedicenti call-center che vogliono proporvi un contratto con Centro Veneto Energie, INFORMATECI SUBITO, perché probabilmente potreste essere vittime di una truffa!

3 consigli per difenderti dai contratti truffa

Tre consigli pratici per metterti al riparo dai CONTRATTI TRUFFA

Partiamo dai fatti: più di una volta l’Antitrust ha multato per milioni di euro diverse imprese di luce e gas per l’attivazione di forniture non richieste.
Traduco: ignari clienti hanno ricevuto bollette da fornitori con cui NON hanno mai sottoscritto un contratto di fornitura o la cui firma è stata estorta in mala fede.
In particolare le verifiche effettuate hanno individuato:

  • Contratti conclusi senza il consenso del consumatore.
  • Contratti conclusi senza un’adeguata informazione sulle condizioni contrattuali o, addirittura, sulla reale ‘identità del fornitore.
  • Opposizione e/o limitazioni all’esercizio del diritto di ripensamento.
  • Mancato rispetto nelle procedure contrattuali delle vendite a distanza.

Come puoi difendersi da questi contratti truffa?

Consiglio N.1

Il fatto che abbiano i tuoi dati sensibili e che stiano chiamando proprio te NON significa che puoi fidarti o che dall’altra parte della cornetta ci sia veramente il tuo attuale fornitore.

Purtroppo è “prassi” nel nostro settore lo scambio di database tra agenti, fornitori, ecc…naturalmente è tutto illegale e senza nessun rispetto per la privacy. Potrebbe esserci il tuo nome in queste liste!

Per capire se il tuo interlocutore è in buona fede è un tuo DIRITTO chiedere chi gli ha fornito i tuoi dati privacy. Se la risposta è << siamo il tuo fornitore >> allora chiedi in che data hai sottoscritto il contratto e l’autorizzazione alla privacy.

In assenza di risposte…beh…andare avanti nella telefonata è a tuo rischio e pericolo!

Consiglio N.2

Prima di ascoltare “il copione” che ti reciterà da li a poco il venditore (porta a porta o call center è indifferente): 

  • Se non è il tuo fornitore di energia, chiedi immediatamente al venditore per quale società lavora; chiedi la Ragione Sociale ed eventualmente la Partita IVA oltre ad un sito internet che puoi consultare in tempo reale.
  • Non fornire mail il tuo Codice Fiscale ed il tuo Codice POD composto da 14 cifre (di solito IT001EXXXXXXXX) se non quando hai realmente deciso di cambiare fornitore ed accettare l’offerta commerciale proposta.

Consiglio N.3

Fai attenzione a quelle che in gergo tecnico si chiamano “introduzioni persuasive”, delle frasi fatte che puntano a raccogliere la tua fiducia giustificando il motivo della chiamata con qualcosa di eccezionale. Eccone alcune:

  • Poiché ha una tariffa bioraria dobbiamo riprogrammare il contatore
  • La chiamo per verificare se la sua ultima bolletta è corretta
  • Ci risultano fatture scadute e abbiamo bisogno del codice POD per verificare
  • Stiamo facendo un’offerta dedicata al suo comune
  • Stiamo facendo un sondaggio sui consumatori energetici
  • L’Autorità ha aggiornato le tariffe abbassandole e abbiamo bisogno del suo consenso
  • Una nuova sentenza ha abolito l’IVA sulle accise e abbiamo bisogno del suo consenso per toglierle anche a lei
  • Siamo stati selezionati come fornitore unico della sua città
  • Chiamo per avvisarla che dovrà ricevere accredito sulla prossima fattura per errata fatturazione

Consiglio N. 3 + 1

Se ritieni che l’interlocutore sia affidabile e sei disposto ad ascoltare la sua proposta contrattuale, ricorda sempre che:

  • Nessuna società di vendita chiama tramite call center o invia addetti porta a porta per applicare tariffe agevolate sulla rete di distribuzione locale. Per fare ciò esiste lo strumento della modifica unilaterale del contratto non una rete di venditori. •
  • Idem per verificare se hai diritto ad agevolazioni fiscali o tecniche: per le abitazioni domestiche le uniche agevolazioni previste e di norma già applicate sono IVA al 10% e bonus elettrico (dipendente dal reddito)
  • Esistono oneri passanti che qualsiasi fornitore è obbligato ad applicare quali ad esempio dispacciamento, perdite di rete, oneri di sistema e maggiorazioni A, UC, MCT, imposte, ecc…Diffida sempre da chi promette la non applicazione di tali oneri.
  • Se ti offrono sconti in percentuale ricorda sempre che fanno riferimento alla sola quota energia che incide solo per il 40% sul totale della bolletta elettrica.

Come fare un subentro

Vuoi riattivare un contatore disalimentato? Ecco tutto quello che devi sapere per gestire la procedura di subentro in completa autonomia, in poco tempo e senza essere un esperto!

Hai acquistato un nuovo immobile e non sai come fare per attivare l’energia elettrica? Sei tornato dopo tanti anni nella casa di campagna e hai trovato il contatore disalimentato?
Se vuoi fare in modo che i tuoi apparecchi elettrici funzionino devi necessariamente effettuare un subentro! Questo procedimento permette di stipulare un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica con un fornitore a tua scelta.

Fare un subentro è un’operazione semplice, che può essere gestita in completa autonomia e in breve tempo. In questo breve articolo troverai risposta a tutte le domande più comuni sulla procedura di subentro per l’energia elettrica. 

Che cos’è un subentro?

Il subentro è la procedura necessaria per riattivare la fornitura di energia elettrica di cui è stata richiesta l’interruzione dal precedente intestatario del contratto.

Quali sono i dati necessari per richiedere un subentro?

La richiesta di subentro va presentata al fornitore energetico a cui hai scelto di rivolgerti. Dovrai tenere sotto mano:

  • Codice POD o Numero cliente: serve per identificare in maniera univoca il tuo contatore. Puoi trovare il Codice POD facilmente su una bolletta del precedente intestatario della fornitura di energia elettrica; se invece il contatore non è mai stato alimentato (o ti è impossibile reperire una vecchia bolletta) puoi indicare al tuo futuro fornitore il Numero Cliente, che trovi sul contatore elettronico premendo il pulsante del display. Sarà poi il fornitore ad occuparsi di recuperare per te il POD;
  • Dati anagrafici: Cognome, Nome, Codice Fiscale, Recapiti Telefonici e e-mail del nuovo intestatario nel caso di persona fisica, oppure ragione o denominazione sociale, codice fiscale e/o partita IVA in caso di persona giuridica;
  • Indirizzo: (Provincia, Comune, Località, Via e numero civico);
  • Potenza e tensione richiesta: tenendo presente, nel caso di contratto per abitazione, il numero dei componenti della famiglia ed i principali elettrodomestici che si prevede di utilizzare (scaldabagno, lavatrice, lavastoviglie, computer, condizionatori d’aria, forno elettrico) e nel caso di contratto per usi diversi da abitazione, il tipo di attività e le caratteristiche tecniche ed elettriche degli apparecchi da utilizzare.

Che tempistiche ha il subentro?

L’Autorità ha definito 7 giorni lavorativi come tempo massimo per la riattivazione di un contatore dell’energia elettrica da quando il cliente ha trasmesso la richiesta al fornitore:

  • il fornitore ha 2 giorni lavorativi per passare la richiesta al distributore;
  • il distributore ha 5 giorni lavorativi per eseguire l’attivazione del contatore.

Se il distributore tarda nell’attivazione il cliente ha diritto ad un risarcimento automatico di 35 € se l’attivazione è stata effettuata entro il doppio del tempo previsto, di 70 € entro il triplo del tempo previsto e di 105 € oltre il triplo del tempo previsto.

Quali sono i costi del subentro?

I costi del subentro per una fornitura elettrica possono variare in base al gestore. Per il mercato tutelato si tiene conto di:

  • Un contributo fisso di 26,48 € per oneri amministrativi (a partire dal 01/01/2017);
  • 16 € imposta di bollo
  • Un eventuale deposito cauzionale.
  • IVA(al 22%);

E con Centro Veneto Energie?

Con Centro Veneto Energie il subentro ti costa SOLO 30,00 IVA compresa e ti basta richiederlo in sede di attivazione del contratto

Devi fare un subentro? Rivolgiti a noi!

Come hai avuto modo di capire, il procedimento di subentro è molto semplice e veloce e può essere gestito in completa autonomia.

Se vuoi attivare il tuo contatore con Centro Veneto Energie provvederemo noi alla gestione dell’intera pratica! Vai subito su www.centrovenetoenergie.it, o contattaci al Numero Verde 800 64 23 64 per maggiori informazioni.

Ps. Se vuoi saperne di più sul subentro puoi visitare il sito dell’ARERA (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico).

Consigli per risparmiare Energia

Qualche piccolo consiglio per evitare sprechi di energia